«Prima si salva
poi si discute»
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Ma le autorità minacciano ritorsioni contro la nave
Alle 16:30 di oggi la nave MEDITERRANEA è entrata e ha ormeggiato alla banchina Sciangula di Porto Empedocle. A tre ore dall’arrivo, alle 19:35, si sono appena concluse le operazioni di sbarco di tutte e 92 le persone soccorse a bordo.
Nel frattempo, intorno alle ore 18, è stata notificata una “diffida” da parte della Capitaneria di Porto Empedocle che intimava a nave MEDITERRANEA “successivamente allo sbarco dei soli minori, di riprendere la navigazione senza ritardo con i restanti migranti a bordo verso il POS originariamente assegnato e individuato nel porto di Livorno.”
Siamo di fronte a un atteggiamento assurdo: da una parte sono state evidentemente riconosciute le condizioni di vulnerabilità fisiche e mentali che non avrebbero consentito ai naufraghi di affrontare altri tre giorni di navigazione e ulteriori sofferenze verso il lontano porto di Livorno.
Dall’altra, con questa diffida, le Autorità minacciano ingiustificate ritorsioni contro la nave MEDITERRANEA, colpevole solo di aver adempiuto al proprio dovere a tutela dei diritti fondamentali alla vita e alla cura delle persone soccorse e nel rispetto del diritto marittimo e umanitario, internazionale e nazionale.