A cura di Alarm Phone | 18 / dic / 2023

"Qui la gente sta morendo!"
Naufragio al largo della Libia: 61 persone disperse

Pubblichiamo, tradotta in italiano, la ricostruzione delle ore precedenti al naufragio che ha portato alla morte di 61 persone fatta da Alarm Phone.

Il 14 dicembre 2023, dalle 17:00 CET, Alarm Phone ha ricevuto diverse chiamate da un gruppo in pericolo salpato da Zuwara in Libia su un gommone bianco. La situazione a bordo dell’imbarcazione sovraffollata era molto pericolosa, anche a causa del mare mosso.

Dopo aver ricevuto la loro posizione GPS, N 33°26'57.60 E 012°05'25.80, Alarm Phone ha informato le autorità italiane, maltesi, libiche e la nave del soccorso civile SEA-EYE 4 via e-mail alle 17:30 CET e ha inoltre cercato di contattare la cosiddetta guardia costiera libica tramite i suoi molti numeri di emergenza per richiedere un'operazione di soccorso immediata. Tuttavia, nonostante i numerosi tentativi, solo alle 17:55 è stato possibile raggiungere un ufficiale libico che, inizialmente, ha suggerito di inviare una motovedetta per cercare le persone in pericolo. L'unica nave della flotta civile disponibile, la SEA-EYE 4, si trovava ad almeno 12 ore di distanza dal gommone.

Alle 18:00, Alarm Phone è stato chiamato di nuovo dalle persone in pericolo che hanno temevano per la propria vita: "Qui stiamo morendo!". Abbiamo anche ricevuto una posizione GPS aggiornata dall’imbarcazione. Abbiamo trasmesso via mail le informazioni ricevute a tutte le autorità, ma abbiamo ricevuto solamente una risposta da SEA-EYE 4, che ha affermato che avrebbe potuto raggiungere la posizione segnalata soltanto la mattina seguente alle 6:00.

Sebbene inizialmente avessero ipotizzato l'invio di una motovedetta, le autorità libiche hanno dichiarato alle 20:44 che non avrebbero inviato alcun mezzo di soccorso, a causa delle onde alte. Tuttavia, Alarm Phone ha verificato che almeno due motovedette della cosiddetta guardia costiera libica erano in mare durante il giorno. Hanno intercettato almeno 3 imbarcazioni e costretto le persone in movimento a tornare in Libia.

Ad altre imbarcazioni della flotta civile, che avrebbero potuto soccorrere le persone, è stato ordinato di allontanarsi dalla zona da dove è partita la segnalazione, con l'ordine di sbarcare le persone soccorse nel Nord Italia. Questa politica italiana costringe chi soccorre a sbarcare le persone in porti lontani, pur sapendo che le persone continuano a fuggire dalla Libia, e ha consapevolmente ridotto il tempo in cui le navi del soccorso civile sono operative, rivelandosi, ancora una volta, letale.

Data la mancanza di mezzi disponibili, il Centro di coordinamento del soccorso marittimo (MRCC) di Roma ha ordinato alle 21:40 alla nave di rifornimento per le piattaforme petrolifere VOS TRITON di recarsi sul luogo della segnalazione. In passato, la VOS TRITON ha regolarmente deportato in Libia diverse persone. Inoltre, la nave non è equipaggiata per effettuare operazioni di soccorso complesse. Durante la notte, la VOS TRITON ha raggiunto l'imbarcazione in pericolo.

A questo punto non sappiamo cosa sia successo. Quello che sappiamo è che accaduta una strage. Solo 25 delle oltre 80 persone a bordo hanno potuto essere soccorse. 25 sopravvissutǝ sono statǝ costrettǝ a tornare in Libia. Le altre persone sono annegate. Si stima fossero 61 .

Siamo sconvoltǝ dal fatto che ancora una volta le autorità europee e libiche non abbiano soccorso le persone in pericolo e che ancora una volta il regime di frontiera dell'UE abbia ucciso. Denunciamo la continua violenza di frontiera, le continue morti in mare e lungo le altre frontiere dell'Europa.

Le nostre più sentite condoglianze allǝ parenti e allǝ amicǝ delle vittime. Forse non sapranno mai cosa è successo allǝ loro carǝ.

Cronologia del caso 2371 di Alarm Phone

14 dicembre

17:00: Alarm Phone riceve diverse chiamate da un telefono satellitare Thuraya, ma la linea cade. Successivamente il numero non è più raggiungibile.

17:10: Alarm Phone riceve la posizione GPS dell'imbarcazione in pericolo: N 33°26'57.60 E 012°05'25.80.

17:20: La comunicazione con le persone a bordo è difficile. Le persone gridano e sono in preda al panico. Chiedono ad Alarm Phone di chiamare immediatamente i soccorsi.

17:30: Alarm Phone invia un'e-mail per avvisare della posizione dell'imbarcazione in pericolo le autorità competenti di Italia, Malta e Libia. Poco dopo, Alarm Phone prova a chiamare anche la cosiddetta guardia costiera libica. Il primo numero di emergenza è fuori servizio. Il secondo non risponde. Il terzo risponde al telefono, ma poi riaggancia. Neanche il quarto risponde. Al quinto numero risponde un ufficiale che chiede ad Alarm Phone di attendere 5 minuti, poi riaggancia. Al sesto numero rispondono, ma non parlano inglese. Il settimo numero risponde e chiede la posizione GPS dell'imbarcazione.

17:30: Le persone in pericolo dicono ad Alarm Phone che sta entrando acqua nell’imbarcazione. Sono molto preoccupatǝ.

17:45: Le persone in pericolo sono in preda al panico - la comunicazione è difficile.

17:55: Durante una chiamata, la cosiddetta guardia costiera libica dichiara che cercherà l'imbarcazione.

18:00 Alarm Phone riceve un'altra chiamata dalle persone in pericolo che trasmettono una nuova posizione GPS: N33°25'50.40 E012°04'40.40. Sono in preda al panico e gridano: "qui la gente sta morendo!". Cerchiamo di calmarlǝ. Dalle posizioni GPS non è chiaro se la barca sia in movimento o alla deriva. Non riusciamo a mantenere un contatto con le persone in pericolo.

18:16: Aggiorniamo tutte le autorità via e-mail.

18:24: Riceviamo un'e-mail da SEA-EYE 4, che ci conferma che si sarebbero direttǝ verso l'imbarcazione. Orario di arrivo previsto: ore 6:00 del 15 dicembre.

18:37: Alarm Phone riceve un'altra chiamata dalle persone in pericolo, che sono in preda al panico. È difficile comunicare. In seguito, Alarm Phone cerca regolarmente di raggiungere le persone in pericolo, ma non riesce a comunicare con loro.

20:26: MRCC Roma emette un Inmarsat per circa 60 persone in pericolo, in posizione 33 24, 12 04 dalle 19:17.

20:44: Alarm Phone chiama la cosiddetta guardia costiera libica - un ufficiale dice che ora non possono uscire a causa delle onde alte, ma lo faranno più tardi.

21:40: MRCC Roma allerta VOS TRITON per un gommone con a bordo circa 70 persone in pericolo, che necessita di assistenza immediata in posizione 33 24, 12 04.

22:04 Alarm Phone invia un’altra mail a tutte le autorità, compresa Frontex:

"Caro ufficiale, non riusciamo a contattare le persone a bordo dalle 18.00 CET del 14 dicembre e le condizioni meteo sono preoccupanti.

Da ciò che abbiamo capito dalla nostra conversazione con la guardia costiera libica a questo numero: 00218910349739 alle 20.44 CET del 14 dic non hanno intenzione di recarsi sul luogo perché le onde sono alte.

Quindi, per quanto ne sappiamo, non c'è nessuna operazione in corso per il momento,

Chiediamo urgentemente aiuto

Grazie per l'attenzione".

15 dicembre

Alarm Phone continua a chiamare le persone in pericolo durante la notte, ma non rispondono.

00:12: L'Alarm Phone chiama l'MRCC di Roma e spiega che un'operazione della cosiddetta guardia costiera libica è molto improbabile. L'ufficiale afferma che l'Italia non può intervenire in acque libiche.

01:46: Alarm Phone chiama la cosiddetta guardia costiera libica. L'ufficiale non ha "alcuna informazione" su un'operazione della cosiddetta guardia costiera libica, ma suggerisce che la VOS TRITON è in zona. Verifichiamo la rotta della VOS TRITON, che sta cercando l’imbarcazione.

02:22 e 02:23: Alarm Phone avvisa anche la VOS TRITON via e-mail.

11:23: Alarm Phone chiama la cosiddetta guardia costiera libica. Un ufficiale afferma che 25-30 "rifugiatǝ" sono a bordo della VOS TRITON, che ora sta navigando verso Tripoli, orario di arrivo stimato: 20:00.

18:17: Alarm Phone chiama la cosiddetta guardia costiera libica. Un ufficiale afferma che la VOS TRITON è in porto con 25 persone a bordo.

16 dicembre

08:01: Alarm Phone cerca di contattare VOS TRITON - nessuna risposta.

09:57: Alarm Phone chiama la cosiddetta guardia costiera libica che afferma che 30 persone sono state intercettate dalla VOS TRITON.

14:21: Alarm Phone chiama la cosiddetta guardia costiera libica che afferma che 32 persone sono state soccorse dalla VOS TRITON.

22:15 OIM Libia afferma che, secondo lǝ sopravvissutǝ, 86 persone erano a bordo. Ciò significa che 61 persone, tra cui dellǝ bambinǝ, sono annegate.

Dopo aver appreso la notizia del naufragio, abbiamo contattato Gorden Isler, portavoce di Sea-Eye e.V., che ha dichiarato:

"La SEA-EYE 4 è attualmente l'unica nave di soccorso operativa in un tratto di mare enorme. L'equipaggio ha ricevuto molte richieste di soccorso negli ultimi giorni. Tuttavia, le autorità statali non hanno coinvolto la nostra nave in alcuna operazione. Al contrario, la cosiddetta guardia costiera libica ha intercettato diverse imbarcazioni e deportato le persone in Libia, violando il diritto internazionale. Oggi abbiamo appreso che 61 persone hanno perso la vita. È irresponsabile che gli attori statali ignorino la nostra presenza invece di coordinarsi con noi per salvare quante più vite possibili".

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