«Chi salva una vita
salva il mondo intero»
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Questa notte le bombe di Putin hanno colpito, di nuovo ma per la prima volta da mesi, Leopoli, la grande città ucraina in cui Mediterranea Saving Humans opera da oltre un anno. È stato distrutto un condominio civile, ci sono stati almeno 4 morti, 9 feriti e 64 sfollatə.
Stanotte il nostro Team, che porta assistenza sanitaria a oltre 2.000 profughə di guerra, al momento dell'allarme per l'attacco missilistico è rapidamente sceso nei rifugi. Ma anche dal sottosuolo le esplosioni sono state avvertite in maniera chiara.
"Abbiamo capito subito che non era un allarme precauzionale, perché tutti sono scesi immediatamente nei rifugi, e dopo pochissimo abbiamo sentito la prima esplosione, poi abbiamo sentito altre due esplosioni in rapida successione e poi una fortissima che ha fatto tremare tutti gli edifici. Stamattina siamo immediatamente ripartiti con le nostre attività come da programma e stiamo facendo le visite normalmente con il nostro ambulatorio medico mobile. Negli occhi delle persone che incontriamo e che visitiamo, raccogliamo l'inquietudine e il terrore, Leopoli ha subito bombardamenti in passato, ma mai su edifici civili come questa notte. Le persone si sentono sotto attacco"
Il palazzo colpito si trova infatti nel centro della città, e conta circa 50 appartamenti, proprio nei pressi del Politecnico dove sono ospitati 300 sfollatə internə che assistiamo nell’ambito del progetto MedCare for Ukraine, grazie anche al sostegno di Caritas Italiana, e a poche centinaia di metri in linea d'aria dalla nostra sede logistica. La struttura universitaria ha riportato danni, moltissime finestre dei dormitori sono andate in frantumi, generando il panico tra lə studenti e lə profughə di guerra ospitatə nelle strutture universitarie.
Tra pochi giorni arriverà in città la nostra decima missione di rifornimento di aiuti umanitari che partirà dalla Lombardia.
"Partiremo con un team di 10 attivistə e sanitariə per portare rifornimento al nostro ambulatorio medico mobile, con farmaci e presidi sanitari, e aiuti umanitari per i campi profughi che assistiamo. La nostra è una presenza continuativa da ormai un anno, e grazie alla continuità riusciamo a sostenere le persone sotto le bombe con maggiore efficacia. Avevamo già in programma la missione di rifornimento, ma sappiamo che troveremo persone spaventate da quanto è successo stanotte"
Le distruzioni di questa notte, in una città ben lontana dal fronte e ancora una volta contro obiettivi civili, mostrano tutta la violenza criminale subita dalla popolazione ucraina. Anche per questo noi non ci fermiamo, continuando a essere lì dove c’è bisogno, offrendo la nostra solidale assistenza.