26 / giu / 2022

29 morti alle frontiere europee: l’accordo Spagna-Marocco sull’immigrazione uccide!

I tragici eventi del 24 giugno 2022 al confine tra Nador e Melilla, in Marocco, ricordano con violenza il fallimento delle politiche migratorie basate sulla sicurezza.

I 29 morti e le centinaia di feriti [ma il bilancio è ancora provvisorio e indefinito], sia dalla parte dei migranti che delle forze dell’ordine marocchine, sono il tragico simbolo delle politiche europee di esternalizzazione dei confini dell’Unione Europea (UE), con la complicità di un Paese del Sud, il Marocco. La morte di questi giovani africani ai confini della “Fortezza Europa” segnala la natura mortifera della cooperazione securitaria sull’immigrazione tra Marocco e Spagna.

Le premesse del dramma di questo venerdì 24 giugno sono state annunciate da diverse settimane. Le campagne di arresti, i controlli a tappeto nei campi e gli sfollamenti forzati che hanno colpito i migranti a Nador e nella sua regione hanno lasciato presagire questo dramma. La ripresa della cooperazione securitaria tra Marocco e Spagna, nel marzo del 2022, ha avuto come diretta conseguenza la moltiplicazione di azioni coordinate tra i due Paesi.

Queste misure sono caratterizzate da violazioni dei diritti umani dei migranti a Nador, Tetouan e Tangeri, oltre che a Laâyoune e Dakhla. Il dramma di questa triste giornata è la conseguenza di una pressione pianificata contro le persone esiliate.

Per più di un anno e mezzo, i migranti di Nador sono stati privati dell’accesso ai farmaci e all’assistenza sanitaria. Hanno visto i loro campi bruciati e le loro proprietà saccheggiate, le loro scarse derrate alimentari distrutte. Persino la poca acqua potabile a loro disposizione nei campi è stata sequestrata.

Queste spedizioni punitive hanno portato a una spirale di violenza da entrambe le parti. Una violenza che può essere condannata a prescindere, ma che rinvia alla violenza sistematica che i migranti di Nador subiscono da anni da parte delle forze dell’ordine sia spagnole sia marocchine. Queste pratiche sono state condannate in numerose occasioni da organismi nazionali, regionali e dalle Nazioni Unite.


Di fronte a questa nuova tragedia alla frontiera e data l’entità delle vittime, numero che purtroppo è destinato ad aumentare, le organizzazioni che firmano questo comunicato stampa dichiarano quanto segue:


– Esprimiamo le nostre più sentite condoglianze alle famiglie delle vittime, ai migranti e alla polizia.

– Condanniamo la mancanza di cure rapide per i migranti feriti, che ha aggravato il bilancio. Chiediamo che venga fornita un’assistenza sanitaria adeguata e di qualità a tutte le persone ricoverate in ospedale a seguito di questa tragedia.

– Chiediamo che le autorità marocchine procedano all’identificazione e alla restituzione dei corpi delle vittime alle rispettive comunità di migranti.

– Chiediamo l’apertura immediata di un’inchiesta giudiziaria indipendente sia da parte marocchina che spagnola, così come a livello internazionale, per fare luce su questa tragedia umana.

– Chiediamo la fine delle politiche criminali finanziate dall’Unione Europea e dai suoi numerosi complici, dagli Stati, da alcune organizzazioni internazionali e da diverse organizzazioni della società civile che subappaltano queste politiche criminali.

– Chiediamo alle rappresentanze diplomatiche dei Paesi africani presenti in Marocco di assumersi pienamente le proprie responsabilità per la protezione dei loro cittadini, invece di essere complici delle politiche attuali.

– Invitiamo le organizzazioni e i movimenti per i diritti umani e i diritti dei migranti a mobilitarsi in questo momento critico in cui il diritto alla vita è più che mai a rischio.

25 giugno 2022, Rabat

FIRMATARI:

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  • Association marocaine des droits humains (AMDH
  • Association d’aide aux migrants en situation de vulnérabilité (AMSV) – Marocco
  • ATTAC Cadtm Spagna
  • Caminando Fronteras – Itali
  • Conseil des migrants subsahariens au Maroc (CMSM) – Marocco
  • EuroMed Droits – Europa
  • Alternatives Espaces citoyens – Niger
  • Pateras de la Vida – Marocco
  • Alarm Phone – Europe
  • Mediterranea Saving Humans – Europa

Il comunicato congiunto è ancora aperto alla firma.
Inviate il nome della vostra organizzazione al seguente indirizzo e-mail: [email protected]

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