A cura di Comunicato congiunto | 20 / giu / 2023

Il Mediterraneo non è un cimitero, è una scena del crimine

Lettera aperta di oltre 180 organizzazioni per i diritti umani insieme a Tima Kurdi, zia di Alan Kurdi.

Oggi, in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato, esigiamo indagini complete e indipendenti sugli eventi, che i responsabili affrontino le conseguenze delle loro azioni, la fine delle pratiche sistematiche di respingimento alle frontiere europee e giustizia per le vittime.

Dieci anni dopo i due naufragi al largo di Lampedusa, in Italia, che hanno causato la morte di circa 600 persone e hanno suscitato enorme indignazione da parte dell'opinione pubblica, oltre 600 persone sono annegate al largo di Pylos, in Grecia, nel Mar Mediterraneo. Il 14 giugno 2023, ancora una volta, il regime di frontiera europeo ha ucciso persone che esercitavano il loro diritto di chiedere protezione. Siamo sconvolti! E siamo solidali con tutti i sopravvissuti e con le famiglie e gli amici delle persone decedute. Esprimiamo il nostro profondo cordoglio e dolore.

Ad oggi, innumerevoli domande rimangono senza risposta. Secondo le testimonianze dei sopravvissuti, la Guardia Costiera greca ha agganciato la barca facendola capovolgere. Perché è stata compiuta questa manovra estramamente pericolosa? La Guardia Costiera greca ha trainato l'imbarcazione verso l'Italia per spingere le persone verso la zona di responsabilità italiana o maltese? Perché né la Guardia Costiera greca né le autorità italiane o maltesi sono intervenute prima, nonostante fossero state allertate da almeno 12 ore? Che ruolo ha avuto l'Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera Frontex?

Tra tutte queste incertezze, una fatto è inequivocabile: questo naufragio - così come innumerevoli altri precedenti - è la diretta conseguenza di decisioni politiche prese per impedire alle persone di arrivare in Europa. Questo naufragio deriva dall'impunità delle attività illegali esercitate dagli Stati alle frontiere e dalla legalizzazione di pratiche che mirano a normalizzare la privazione dei diritti delle persone migranti. Attivisti e organizzazioni hanno denunciato i sistematici respingimenti, i ritardi e l'omissione dei soccorsi, la criminalizzazione delle operazioni civili di ricerca e salvataggio e la cooperazione con paesi non sicuri per esternalizzare le frontiere europee ed effettuare i respingimenti. Le politiche migratorie e di esternalizzazione delle frontiere europee causano violenza fisica e psicologica, prigionia e morte. Smettete di distogliere l’attenzione dalle vostre responsabilità - smettete di uccidere le persone migranti! 

Finora, l'Unione Europea e i suoi Stati membri non hanno mostrato alcuna intenzione di imparare dal passato e di porre fine alle morti nel Mediterraneo. Al contrario, hanno rafforzato le loro letali politiche di isolamento. Solo la settimana scorsa, l'8 giugno, il Consiglio dell'Unione Europea ha approvato una riforma del Sistema Europeo Comune di Asilo (CEAS) che ha portato a una massiccia privazione dei diritti fondamentali, come il diritto di asilo o il diritto di circolare liberamente.

Era solo una questione di tempo prima che avvenisse un altro naufragio, e altri lo seguiranno mentre le condizioni nei Paesi di origine, di transito e di partenza peggiorano e le pratiche di frontiera costringono le persone migranti a intraprendere rotte più pericolose. Dal naufragio di Lampedusa nel 2013 abbiamo visto almeno 27.047 morti nel Mar Mediterraneo. Uno di loro era Alan Kurdi. Sua zia denuncia questo naufragio mortale: 

“Questo naufragio mi fa tornare in mente il mio dolore, il nostro dolore. Ho il cuore spezzato. Ho il cuore spezzato per tutte le anime innocenti perse, che non sono solo numeri in questo mondo. ‘Mai più’ abbiamo sentito dire nel 2015, l'ho sentito innumerevoli volte. E cosa è cambiato? Quante anime innocenti sono state perse ne mare da allora?
Voglio riportarvi al 2 settembre 2015, quando tutti voi avete visto l'immagine di mio nipote, un bambino di due anni disteso sulla spiaggia turca. Cosa avete provato quando avete visto la sua immagine? Cosa avete detto, cosa avete fatto?
Io, quando ho saputo dell'annegamento di mio nipote, sono caduta a terra piangendo e urlando più forte che potevo perché volevo che il mondo mi sentisse! Perché loro? Perché adesso? E chi sarà il prossimo?
Da allora ho deciso di alzare la voce e di parlare per tutti coloro che non vengono ascoltati. E soprattutto per mio nipote, il bambino sulla spiaggia, Alan Kurdi, la cui voce non sarà mai più ascoltata.
Per favore, non restate in silenzio e unite la vostra voce alla mia. Non possiamo chiudere gli occhi e voltare le spalle a chi cerca protezione. Aprite il vostro cuore e accogliete le persone in fuga che arrivano alla vostra porta di casa.
La politica europea in materia di migrazione deve cambiare ora. Doveva cambiare già molto tempo fa. Deve fornire vie di fuga sicure. Costruire un muro non è la soluzione. Trattenere le navi di soccorso che salvano vite umane non è la soluzione. accusare le persone di essere trafficnti non è la soluzione.
Le persone soffrono e troveranno sempre un modo per fuggire. Voi avete il potere di decidere se sono costrette prendere strade pericolose perché non c'è altra via d'uscita. Fate qualcosa!".
Tima Kurdi

Questo naufragio al largo della Grecia, che rimarrà impresso nelle nostre menti, dimostra che il Mar Mediterraneo non è solo un cimitero, ma anche una scena del crimine. Una scena di crimini contro l'umanità, con milioni di turisti privilegiati che continuano a navigarvi liberamente ogni anno.

Per questo motivo, esigiamo la fine immediata della violenza (sistemica) alle frontiere. Chiediamo che:

1 - I governi e le istituzioni greche ed europee garantiscano lo svolgimento di indagini complete, approfondite e indipendenti su questi eventi. È ora che ci sia completa trasparenza su quanto è accaduto e che i responsabili siano chiamati a risponderne. Questo include i funzionari che sono stati direttamente coinvolti durante il processo decisionale, così come i leader politici che hanno facilitato e perpetuato le pratiche violente alle frontiere esterne per anni. Deve essere garantito il diritto alla giustizia per le vittime e i loro cari. 

2 - Il governo greco rilasci immediatamente i sopravvissuti del naufragio di Pylos dalle strutture in cui sono trattenuti e fornisca loro invece una sistemazione dignitosa e ogni tipo di supporto necessario, come una consulenza legale indipendente, un sostegno psicologico e la possibilità di comunicare con le famiglie e gli amici. Inoltre, chiediamo il rilascio dei 9 uomini arrestati. Condanniamo la criminalizzazione delle persone in movimento, accusate di ingressi illegali e morti in mare. Queste accuse mirano a scagionare gli attori statali responsabili.

3 - Tutti gli Stati membri europei alle frontiere esterne smettano di utilizzare il tempo come un’arma, ritardando l’assistenza e il soccorso. Inoltre, chiediamo alla Commissione Europea indagini indipendenti e misure mirate a far cessare la pratica sistematica dei respingimenti e della mancata assistenza in mare e a terra da parte degli Stati membri europei - eventi ampiamente documentati grazie al lavoro di organizzazioni e attivisti negli ultimi anni. 
4 - L'Unione Europea e i suoi Stati membri forniscano rotte sicure e legali verso l'Europa come unica soluzione per evitare ulteriori perdite di vite umane in mare. Il CEAS, che restringe ulteriormente il diritto di asilo nell'Unione Europea, non deve essere convertito in legge. Inoltre, chiediamo la creazione di un programma di soccorso statale ed europeo, atteso da tempo.

Organizazioni e attivisti firmatari:

Tima Kurdi

Abolish Frontex

aditus foundation

AED - European Democratic Lawyers

Afrique-Europe-Interact

Aftenergeia (Self-action) - political collective

AK Arbeitskämpfe, Assoziation für kritische Gesellschaftsforschung (AkG)

Alarme Phone Sahara

All Included Amsterdam

Amal Berlin!

Anarchist Solidarity

antira.org

ASGI - Association for Juridical Studies on Immigration

Asians of Chaos

Association for Justice, Equality and Peace (AJEP)

Association for Solidarity with Asylum Seekers and Migrants - ASAM Türkiye

Association for Solidarity with Asylum Seekers and Migrants - ASAM Greece

Asylum Links

Baobab Experience

Barnim für Alle

BIPoC Ukraine &and friends in gGermany

Blue Door Education

Border Forensics

borderline-europe - Human Rights without Borders

Border Violence Monitoring Network

Boza Fii - Alarm Phone Dakar

Bozen Solidale

Bridges over Borders e.V.

Café Zuflucht / Refugio e.V., Aachen

Cambiare l'Ordine delle Cose - Forum Nazionale

Campagna LasciateCIEntrare

Campaign „You can‘t evict solidarity“

Captain Support Network

Carovane Migranti (Italia-Messico-Tunisia)

Centre for Peace Studies

Channel Info Project

Chkoun Collective

Civil March For Aleppo

Clinica del Diritto dell’Immigrazione e della Cittadinanza Roma

CNCD-11.11.11

Collective Aid

Collettivo Rotte Balcaniche Alto Vicentino

CompassCollective

Convenzione dei diritti nel Mediterraneo

CopwatchFFM

CPT - Aegean Migrant Solidarity

Cuistots solidaires asbl

de:border | migration justice collective

Diotima Centre for Gender Rights & Equality

Droit de rester- Fribourg

Droit de rester- Lausanne

Dutch League for Human Rights

ECHO100PLUS

EMERGENCY

Ens Movem

EqualHealth´s Campaign Against Racism

Equal Legal Aid

Ermittlungsausschuss Hamburg

EuroMed Rights

Europe Cares

Feminist Autonomous Centre for Research

Flüchtlingsrat Hamburg e.V.

Flüchtlingsrat Sachsen-Anhalt

Forensic Architecture

Forensis e.V.

Foundation Day of the Endangered Lawyer

Freie deutsch syrische Gesellschaft e.V.

From the Sea to the City

Greek Council for Refugees (GCR)

Grupa Granica

Gruppo Melitea

Haitian Bridge Alliance

Hub Humanitaire de Bruxelles Médecins du Monde Belgique

Human Rights Association (Turkey)

Human Rights at Sea

HumanRights360

Humans before borders

I Have Rights.

Initiativenbündnis Berlinzusammen

Integra Foundation

Inter Alia

Internationaler Fußballclub Rostock

Irida Women’s Center

Irídia-Centre for the defense of human rights

iuventa-crew

Jesuit Refugee Service (JRS) Malta

Jesuit Refugee Service (JRS) Greece

Jewish Antifascist Bund Berlin

JG-Stadtmitte Jena

Jugendkulturinitiative Schwäbisch Gmünd

Just Action

JUZ Friedrich Dürr, Mannheim

Klimagerechtigkeit für alle

Kopin - Empowering Communities

kritnet - Netzwerk Kritische Migrations- und Grenzregimeforschung

Kuchnia Konfliktu Poland

Kulturkollektiv Semtex St. Pauli

#LeaveNoOneBehind

Legal Centre Lesvos

Lesvos Solidarity

Let's Bring Them Here, The Netherlands

Lighthouse Relief

Ligue Tunisienne pour les Droits Humains (LTDH)

Lungo la rotta balcanica

Lützerath Lebt

Maldusa

Malta Foundation for the Wellbeing of Society

Malta LGBTIQ Rights Movement

MARDi NGO

Mare Liberum

Mare*Go

Médecins Du Monde Belgique

Médecins du Monde Greece

Medici del Mondo Italia

medico international

MEDITERRANEA Saving Humans

Mediterranean Children’s Movement

Mem.Med - Memoria Mediterranea

Migrant Solidarity Network

Migrant Women Assocition Malta

migration control.info

MiGreat

Migreurop

Mission Lifeline e.V.

Mobile Info Team

movements without borders

MV Louise Michel

No Border Assembly

No Border Medics e.V.

No Border Kitchen Lesvos

No Name Kitchen

No Nation Truck

NoBorders community Athens

Non Una di Meno Venezia

Northern Lights Aid

Novact - International Institute for Nonviolent Action

Open Assembly Against Border Violence Lesvos

Paulo Freire Institute Foundation Malta

Plateforme Citoyenne en Soutien aux Réfugiés - BelRefugees

Pro Bleiberecht in Mecklenburg-Vorpommern

Project Armonia

Project Play

r42 - SailAndRescue

RAV, Republican Lawyers’ Association

Reclaim the sea

Red Antirracista Tarragona

Refugee Legal Support

Refugees in Libya

Refugees in Tunisia

Refugees' Solidarity movement

Republikanischer Anwältinnen - und Anwälteverein e.V. (RAV)

ResQ People Saving People

RESQSHIP e.V.

Right to Resist - linke Ukraine Solidarität Hamburg

Roots, Dunkirk

Safe Passage International

Safe Passage International AMKE

Salvamento Marítimo Humanitario

SARAH gUG

Sea Punks e.V.

Sea-Eye e.V.

Sea-Watch e.V.

Seebrücke

Seebrücke Frankfurt am Main

Seebrücke Jena

Seebrücke Kassel

Seebrücke Mainz

Seebrücke Schweiz

Sienos Grupė

Solidarischer Wohn- und Kulturraum Mannheim

Solidarisches Kollektiv Oberbadgasse e.V.

Solidarité sans frontières

SOS Humanity

Spazio Autogestito 77

St. Pauli Fanclub Dörte Becker

Statewatch

Stella Network North Macedonia

Stop deportation center BER

Sudan Uprising Germany

SUDS - Associació Internacional de Solidaritat i Cooperació

Swiss Democratic Lawyers

The Syrian Center for Media and Freedom of Expression (SCM)

Tunisian forum for economic and social rights FTDES

Ultrà Sankt Pauli

United4Rescue - Gemeinsam retten e.V.

Verband deutsch syrischer Hilfsvereine e.V.

VVN-BdA e.V. Vereinigung der Verfolgten des Naziregimes - Bund der Antifaschistinnen und Antifaschisten

VVN-BdAN e.V. Vereinigung der Verfolgten des Naziregimes - Bund der Antifaschistinnen und Antifaschisten Landesorganisation Hamburg

Walk Off Shame Europe

Was jetzt e.V.

Watch the Med - Alarm Phone

WISH - Lesvos

WISH-No Borders

Wohn- und Kulturprojekt SWK Mannheim

Women’s International League for Peace and Freedom Germany

Women’s Rights Foundation Malta

Yoga and Sport with Refugees

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