A cura di Redazione Mediterranea | 17 / set / 2022

Elezioni 25 settembre 2022: 10 domande ai leader di partito

In vista delle elezioni del 25 settembre, Mediterranea ha posto dieci domande ai leader dei principali partiti per conoscere il loro approccio in materia di immigrazione. Siamo in attesa di conoscere le risposte.

All’attenzione di tutti i leader di partito,

come saprete MEDITERRANEA Saving Humans è un’organizzazione della società civile che gestisce la nave del soccorso civile Mare Jonio – unica battente bandiera italiana all’interno della flotta civile europea – e che si occupa di soccorso in mare e di pratiche di accoglienza e assistenza alle persone migranti in terra.

Operiamo nel nostro paese tra mille difficoltà perché, come saprete, il rispetto dei diritti umani, soprattutto ai confini dell’Unione Europea e dell’Italia, soffre di continue e sistematiche violazioni, ormai di dominio pubblico e oggetto di numerose inchieste nazionali e internazionali. Gli ultimi morti in mare, tra i quali donne e bambini, sono ad esempio da ascrivere all’omissione del soccorso e non a tragica fatalità.

In piena campagna elettorale, nel momento nel quale tutti voi siete impegnati a proporre programmi di intervento e “soluzioni” che riguardano le politiche sulle migrazioni, vorremmo capire se siete interessati a un approccio diverso, sia con chi pratica la solidarietà e l’aiuto umanitario dal basso, ma soprattutto nei confronti delle migliaia di esseri umani che bussano alle nostre porte. L’approccio è fondamentale per orientarsi nella ricerca di una gestione efficace e allo stesso tempo umana: basti pensare al caso dei profughi di guerra ucraini. Un approccio solidale ha consentito di accogliere 100 mila persone nel nostro paese nell’arco di una settimana, senza alcun dramma. Come ha consentito di applicare nel loro caso la deroga al Trattato di Dublino, che tanti danni ha provocato e provoca al principio di condivisione dello sforzo italiano dell’accoglienza, e al diritto di mobilità delle persone.

Vorremmo evitare, nel mezzo di una campagna elettorale come questa, di farvi perdere tempo e di perderlo noi. Siamo solo interessati a capire quali siano le vostre reali intenzioni per quando sarete parte del nuovo parlamento o del nuovo governo del paese.

Per questo abbiamo pensato di sottoporvi 10 domande alle quali vi chiediamo di rispondere: il termine ultimo per rispondere scade alla mezzanotte di martedì 20 settembre. Il giorno dopo, mercoledì 21, verranno pubblicate tutte le risposte così come anche la lista di chi si è rifiutato di rispondere.

Le 10 Domande

1. Se andrete al Governo vi impegnerete, come richiesto dal Consiglio d’Europa con lettera formale al nostro paese del 21 febbraio 2020, ad interrompere immediatamente le attività di collaborazione con la cosiddetta Guardia costiera libica, tra cui il loro finanziamento e armamento?

2. Considerate il “soccorso civile”, in mare come in terra, come reato di “favoreggiamento dell’immigrazione clandestina”?

3. Siete favorevoli al ripristino immediato e urgente di una missione come Mare Nostrum e alla cooperazione con le organizzazioni della flotta civile in mare?

4. Siete d’accordo ad abrogare la Legge del 30 luglio 2002, n. 189 (Bossi- Fini) e a garantire percorsi migratori sicuri e legittimi per chiunque migri?

5. L’Italia è in grado di accogliere 142.000 rifugiati ucraini in 6 mesi, ma grida all’invasione per le 60.000 persone sbarcate in Italia nel 2021. Vi impegnerete in tutti gli organismi nazionali ed internazionali per il riconoscimento del sistema di accoglienza europeo, applicato nei mesi scorsi ai cittadini ucraini, per chiunque ne abbia titolo a prescindere dal paese di provenienza del richiedente?

6. Siete d’accordo che Frontex, il cui ruolo dovrebbe essere quello di supportare le operazioni di ricerca e soccorso dei migranti e la loro tutela, secondo quanto previsto dal suo mandato, in realtà sta cooperando con paesi che sottopongono le persone migranti a trattamenti inumani e degradanti e li espongono a pericolo di morte?

7. Nel breve termine, vi impegnate a rispondere alle richieste e assegnare tempestivamente (entro 24 ore) un porto sicuro (POS) di sbarco alle imbarcazioni della flotta civile?

8. Riconoscete la necessità e il dovere di assegnare un Place of Safety (PoS) a conclusione e risoluzione dei casi in distress che riguardano persone soccorse dalle navi della flotta civile, e non un Port of Disembarkation (PoD), concetto che si riferisce a passeggeri e merci piuttosto e che pertanto non rende giustizia allo status effettivo di naufraghi delle persone soccorse?

9. Sempre nel breve termine, vi impegnate ad assicurare un pronto intervento da parte della GC italiana nei casi segnalati dalla società civile di imbarcazioni in distress dentro e fuori la zona sar italiana, ove ve ne fosse l’urgenza dovuta a grave pericolo per la vita umana in assenza di altri interventi?

10. Vi impegnerete negli organismi nazionali ed internazionali a eliminare la politica europea di esternalizzazione dei confini e respingimento anche in Bosnia, Marocco, Turchia e in tutti gli altri contesti in cui si verificano violazioni dei diritti umani nei confronti delle persone che tentano di entrare in Europa?

MEDITERRANEA Saving Humans
17 settembre 2022

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