A cura di Comitato Politico degli Incontri Mondiali dei Movimenti Popolari sulla scomparsa di Papa Francisco | 24 / apr / 2024

Dichiarazione del Comitato Politico degli Incontri Mondiali dei Movimenti Popolari sulla scomparsa di Papa Francisco

Con profondo dolore e gratitudine immensa, i Movimenti Popolari del mondo intero hanno salutato il nostro amico Francesco, papa, pastore e profeta, che ha camminato con le persone scartate della storia e ci ha insegnato che non basta sopravvivere: bisogna vivere con dignità. Il nostro caro Papa Francesco non è stato un alleato lontano, ma un compagno di cammino.

Dal primo Incontro Mondiale del 2014 fino al suo ultimo messaggio, ha potuto vedere nelle persone che lavorano più umili e senza diritti, in quelle senza terra, senza casa e senza lavoro, una forza trasformatrice, una speranza attiva, un seme di fraternità e di amicizia per rendere possibile una buona convivenza tra tutti. Ci ha dato voce, ci ha riconosciuto come "poetas sociales" e ci ha affidato un compito che ora, senza di lui, dobbiamo onorare con un impegno ancora maggiore. Ci ha accompagnato e insegnato che la terra, la casa e il lavoro sono diritti fondamentali, e che lottare per essi non è populismo né ideologia: è Vangelo ed è giustizia sociale. Che la fede cristiana - così come tutta la coscienza umana - non può tacere lo scandalo del popolo che soffre, né scendere a patti con la cultura della marginalizzazione sociale. Il suo magistero è stato la tenerezza con coraggio, la denuncia con compassione, la politica con amore.

Ci ha dato la fiducia e anche il mandato: "ustedes no se achican, ustedes van al frente". “Voi non nascondetevi . Voi aprite la strada”. Ci siamo schierati contro la logica dell'individualismo, della corruzione e della guerra. Ha denunciato, il nostro Francesco, il potere che si inginocchia davanti al denaro e non davanti alla giustizia. Ci ha chiesto di tenere la casa comune, di affrontare le strutture del peccato con il bastone del popolo che costruisce il bene comune, di stare insieme e di non lasciare che nessuno si muova.

Oggi Francesco parte, ma non se ne va. Rimane nelle nostre lotte, nelle nostre assemblee, in ogni posto di lavoro, in ogni comunità, in ogni chiesa popolare, in ogni barrio, in ogni resistenza e in ogni creazione solidale. La sua fede è diventata esperienza concreta. La sua parola è diventata comunità. Il suo cuore è un rifugio per tutte le persone e i popoli. A nome degli esclusi che lo hanno abbracciato come parte di essi, a nome di coloro che continuano a credere nella forza della tenerezza, nella forza di un “noi”, collettivo e fraterno, diciamo: Grazie, Francesco. Grazie, fratello. Che la tua memoria ci sostenga, che il tuo esempio ci guidi, e che la tua eredità sia incarnata in ogni lotta per la dignità umana in ogni luogo.

Firmato da Movimento dei Lavoratori Senza Terra (MST) Brasile | Unione dei Lavoratori dell’Economia Popolare (UTEP) Argentina | Slum Dwellers International (SDI) | Movimento Mondiale dei Lavoratori Cristiani (MMTC) | Rete PICO Stati Uniti | Mediterranea Saving Humans (MSH) e Spin Time Italia.

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