A cura di Consiglio direttivo di Mediterranea | 16 / ott / 2024

Costi quel che costi

Il Governo ci punisce perché ci ostiniamo a soccorrere le persone che sono in pericolo in mare. Persone abbandonate al loro destino dalle autorità, che sono sempre informate della posizione delle imbarcazioni da segnalazioni precise.


Ci puniscono perché l'omissione di soccorso sistematica e continuativa è una parte fondamentale della strategia di respingimento di profughə e richiedentə asilo che cercano protezione in Italia e in Europa.


Questa criminale volontà politica ha causato migliaia di morti.
Basta pensare a ciò che sta emergendo dall'inchiesta della magistratura sul naufragio di Cutro per rendersi conto della pericolosità di tali comportamenti.


Se una nave è in mare e può salvare una vita, ha l'obbligo di intervenire.


Loro fanno morire la gente, noi cerchiamo di salvare vite.


Non smetteremo di farlo, costi quel che costi.

Torna alle notizie

Altri "Comunicati"

«Prima si salva
poi si discute»

Sostieni le nostre missioni nel Mediterraneo.

«Siamo dove
c'è bisogno»

Il tuo aiuto è fondamentale per sostenere la popolazione civile in Ucraina.

«Essere strumento della resistenza nonviolenta»

Sostieni il nostro impegno accanto alla popolazione palestinese.

Seguici
lungo il viaggio!

Lasciaci i tuoi contatti per ricevere NAVTEXT, il nostro servizio di aggiornamento periodico sulle attività di mare e di terra.

Disclaimer

  • Dichiaro di aver preso visione dell’informativa sulla privacy e acconsento al trattamento dei dati.