«Chi salva una vita
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Abbiamo deciso di pubblicare attraverso dei report, tutte le informazioni che ci arriveranno dal team di esperti che sta conducendo l’indagine civile sui telefoni dei nostri attivisti, sui quali è stata rilevata l’attività di spionaggio militare riassunta nel nome “Paragon case”. Il Governo italiano ha opposto il segreto di stato alle legittime domande che il Parlamento in primis, ma anche tutti noi e l’opinione pubblica, rivolge per sapere chi ha autorizzato una simile attività lesiva dei diritti e delle libertà costituzionali, e in violazione alle Convenzioni internazionali, spiando giornalisti, attivisti, rifugiati e soprattutto con quali motivazioni. Noi contrapponiamo ai segreti di stato, la condivisione e la trasparenza. Come per il caso Almasri, che ha dimostrato di che natura sono i rapporti con la Libia e che costi di vite umane di persone innocenti abbiano, anche in questo caso la verità vincerà sull’omertà e sulle bugie. È solo l’inizio.
ATTIVITA’ DI SPIONAGGIO CON UTILIZZO DEL WORM “Graphite”, gestito da PARAGON SOLUTIONS ED IN USO AL GOVERNO ITALIANO
INDAGINE CIVILE con la collaborazione di CitizenLab Toronto
REPORT .01
L’analisi del telefono in uso a LUCA CASARINI, cittadino italiano, fondatore e capomissione di Mediterranea SavingHumans, ha rilevato che nel mese di Febbraio 2024, quindi molti mesi prima dell’individuazione del worm Graphite, una entità non ancora identificata, ha operato un attacco software di tipo “sofisticato”, con tentativo di forzatura degli account di Luca Casarini, e del quale la società Meta ha dato rilievo. L’attacco, individuato e sul quale si stanno operando le analisi qualitative ai fini identificativi della sorgente ( tracciamento ) è stato operato verosimilmente seguendo una precisa metodologia, un protocollo per la costruzione di quella che viene classicamente definita “catena di sorveglianza”, che ha come esito finale il passaggio da uno “spyware” al più sofisticato strumento militare “Graphite”. L’indagine civile, in questa prima fase, si sta concentrando sulla rilevazione di due passaggi che riguardano il tentativo di compromissione del profilo della vittima risalente al febbraio 2024 e comnicato dal giorno 8 dello stesso mese. L’obiettivo di queste operazioni, generalmente, è quello di stabilire un contatto con le persone vicine al soggetto, in questo caso Luca Casarini, attraverso un falso profilo creato con tecniche di social engineering, inviando false comunicazioni attraverso le piattaforme di messaggistica comprese le e-mail. Gli scopi di questa attività possono spaziare dall’ottenere informazioni sensibii, fino a colpire individui con malware per sorvegliare i loro dispositivo. L’analisi dell’attacco informatico di spionaggio del febbraio 2024, patito da Luca Casarini, può rivelare dettagli molto interessanti sulla sorgente, arrivando fino all’individuazione della società privata alla quale questo tipo di operazione è stata affidata. E dunque, anche all’eventuale committente. La presenza di Graphite, individuata nel telefono della vittima fin dal novembre 2024 e comunicata all’interessato il 31 gennaio 2025 dopo accurate verifiche da parte della società Meta, non lascia dubbi invece sul fatto che solo agenzie governative abbiano potuto avvalersi di tale tecnologia. Ma anche l’individuazione dell’origine di questo primo passaggio di febbraio 2024, la costruzione dell’infrastruttura di sorveglianza per mezzo di spyware, risulta molto importante per definire con certezza gli aspetti dell’operazione a danno di Luca Casarini nel suo complesso.
Secondo gli esperti di Citizenlab, il tipo di attacco subito in febbraio del 2024, “va preso molto sul serio, e per questo bisogna dedicargli particolare attenzione nell’indagine civile. La presenza di questo tipo di attacchi, segnala in genere che un governo vi sta monitorando, e vuole estendere il controllo anche alle persone a voi vicine. In questo caso è stato molto positivo che Meta, prima attraverso Facebook e poi con Whatsapp, vi abbia avvisato.
Possiamo dire che abbiamo in mano due pezzi di un puzzle che si rivelerà molto più grande di quello che pensiamo”.