A cura di Iuventa Crew | 13 / feb / 2023

Caso Iuventa: Il governo italiano si scusa per l’errata e diffamatoria richiesta di costituirsi parte civile al processo

La traduzione del comunicato è a cura di Melting Pot Italia:

È durata dieci ore l’udienza più lunga e accesa del processo Iuventa in corso presso il tribunale di Trapani, in cui si è trattato il tema della qualità della traduzione e della richiesta del governo di costituirsi parte civile.

«Il Tribunale – riferisce Iuventa in comunicato stampa – ha respinto l’obiezione degli avvocati secondo cui la qualità della traduzione durante gli interrogatori era insufficiente. Il GUP ha ammesso che sono stati commessi molti errori, ma ha ritenuto che questi possano considerarsi “mere irregolarità” e che il significato complessivo delle parti tradotte sia stato sufficiente per una generale equità».

Secondo il gruppo, che rischia fino a 20 anni di carcere in quello che è considerato il più grande processo italiano contro la solidarietà, «il tribunale è andato completamente contro il parere dei periti nominati proprio dallo stesso tribunale. Dopo aver esaminato il materiale audiovisivo dei tre interrogatori condotti fino a quel momento, il perito specificatamente nominato per effettuare la trascrizione dei dialoghi tradotti, ha concluso che gli interpreti forniti dalle autorità di indagine non potevano ritenersi idonei, in quanto parti essenziali dell’interrogatorio non potevano essere comprese dall’imputato».

Katrin Schmidt, membro dell'equipaggio di Iuventa.

Kathrin Schmidt imputata ha spiegato che «il tribunale si rifiuta di garantire pienamente il nostro diritto alla difesa, di poter comprendere le accuse contro di noi, di assicurare una partecipazione effettiva e l’equità del processo. Questo accade in un caso che gode di grande attenzione da parte dell’opinione pubblica, per cui è facile immaginare le conseguenze devastanti nei numerosi casi contro persone migranti che invece non godono della nostra visibilità».

All’udienza di venerdì 10 febbraio si è anche discusso a lungo della richiesta del Ministero dell’interno e dell’Ufficio della Presidenza del Consiglio dei Ministri di prendere parte al procedimento, al fine di citare gli imputati per danni. Gli avvocati della difesa hanno presentato una richiesta di esclusione delle parti, sottolineando che l’atto presentato fosse pieno di errori, sia nella forma che nel contenuto.

Alcuni errori erano talmente gravi che il team legale ha minacciato di presentare una controquerela per diffamazione, poiché l’istanza includeva reati per i quali gli imputati non sono nemmeno accusati, come l’appartenenza a un’organizzazione criminale transnazionale. Questo ha indotto l’avvocato dello Stato rappresentante del governo a scusarsi e a associarsi alla richiesta avanzata dalle difese di cancellare interi passaggi dall’atto. Il giudice pronuncerà la decisione sulla partecipazione del governo nella prossima udienza del 25 febbraio 2023, cui seguiranno altre udienze a marzo e aprile.

«La costituzione di parte civile nelle parti di cui abbiamo chiesto la cancellazione non ha nulla a che vedere né con il capo d’imputazione né con gli atti di indagine, che sono invece la base fattuale e giuridica da cui deriva la legittimazione a chiedere il risarcimento del danno al Ministero dell’Interno. Si tratta piuttosto del frutto fantasioso di un ‘copia incolla’ mal concepito, forse tratto da un altro procedimento in cui il governo era precedentemente coinvolto. Una disattenzione nella redazione dell’atto che mostra scarso rispetto per gli imputati e per il tribunale», ha affermato l’avvocata della difesa Francesca Cancellaro.

Torna alle notizie

Altri "Comunicati"

«Chi salva una vita
salva il mondo intero»

Soccorriamo l’umanità insieme, sostieni le nostre missioni nel Mediterraneo.

«Fai qualcosa di concreto
per la Pace»

Le nostre missioni in Ucraina hanno bisogno di te per aiutare la popolazione civile.

Seguici
lungo il viaggio!

Lasciaci i tuoi contatti per ricevere NAVTEXT, il nostro servizio aperto a tuttə di aggiornamento periodico sulle attività di mare e di terra.

Disclaimer

  • Dichiaro di aver preso visione dell’informativa sulla privacy e acconsento al trattamento dei dati.