La nave Mare Jonio, affiancata dalla barca a vela di supporto Migrantes, salpa dal porto di Trapani per la Missione 18 di monitoraggio e soccorso nel Mediterraneo centrale.

La Mare Jonio conclude una operazione di soccorso in cooperazione con la Guardia Costiera italiana in acque internazionali, a cavallo delle zone #SAR tunisina e maltese.
Grazie alla segnalazione dell'aereo civile Colibrì di Pilotes Volontaires e al supporto della barca a vela di Fondazione Migrantes, l'equipaggio di Mediterranea individua e assiste 67 persone in pericolo di vita a bordo di una barca in legno che sta per affondare.
Le persone sono poi recuperate a bordo della motovedetta CP311 della Guardia Costiera e sbarcate nel porto sicuro di Lampedusa. Tra loro 16 donne e moltə bambinə.

Mare Jonio compie la seconda operazione di soccorso della missione 18 dopo aver individuato un gommone a rischio di naufragio nella zona SAR maltese a sud di Lampedusa. A bordo, 50 persone, tra cui due donne e ben 43 minori non accompagnatə.
Poco dopo la conclusione delle operazioni di soccorso a bordo della nave di Mediterranea, una motovedetta della Guardia Costiera trasferisce lə naufraghə dalla Mare Jonio per sbarcare anch’essə a Lampedusa.

Grazie alla segnalazione di Alarm Phone, con le prime luci dell’alba di domenica 25, la Mare Jonio individua a quasi 40 miglia a sud di Lampedusa, un'imbarcazione in vetroresina, a rischio di prossimo affondamento. A bordo si trovavano 65 persone, tra cui 5 minorə non accompagnati.
Il Rescue Team effettua la terza operazione di soccorso della missione 18.
Le autorità italiane assegnano Pozzallo come porto di sbarco per le 65 persone a bordo di Mare Jonio.

Le 65 persone soccorse durante l'ultima operazione della missione 18 sbarcano a Pozzallo, porto assegnato dalle autorità italiane.
Grazie alla collaborazione con Alarm Phone, Colibri di Pilotes Volontaires, Sea-Watch Airborne, Trotamar III di Boat Spotting, Nadir di ResQShip e la Guardia Costiera italiana, Mare Jonio ha soccorso 182 persone in 3 operazioni.