Med Care 4 Ukraine - Staffetta umanitaria #5

18 / dic / 2022 23 / dic / 2022

Diario di bordo

Dal 18 al 23 dicembre scorso si è tenuta la quinta missione di aiuti umanitari nell’ambito del progetto Med Care for Ukraine di Mediterranea Saving Humans.

La carovana è partita dal Veneto, per la missione mensile che Mediterranea garantisce regolarmente per supportare la popolazione civile colpita dagli attacchi russi e lə abitanti dei campi profughi. A dicembre di quest’anno siamo giunti al tredicesimo avvicendamento dei team medici, composti da medicə, infermierə e psicologə, che insieme allə nostrə traduttorə garantiscono assistenza medica di base a 1400 persone tra i campi profughi di Sykhiv, Naukova e Striskji Park e decine di luoghi di accoglienza informale nella città di Leopoli. La missione di aiuti umanitari di dicembre ha consegnato i generi di prima necessità in più luoghi del conflitto arrivando fino a Kiev. La prima tappa nella città di Leopoli ha visto la distribuzione degli aiuti umanitari nei campi profughi, dove la situazione peggiora sempre di più. Come hanno potuto registrare le nostre ultime missioni in tutta l’Ucraina si vive un peggioramento generale delle condizioni di vita, sia nelle abitazioni civili, sia nei campi profughi.

Sono 9 milioni lə Ucrainə che non hanno la corrente elettrica, a Leopoli la fascia oraria in cui viene garantita la corrente è passata dalle 8 ore di novembre alle 4 ore di dicembre.

A questo si aggiungono le temperature invernali che nel mese di dicembre hanno raggiunto i 18 gradi sotto zero.

Durante la nostra ultima missione, sono stati consegnati complessivamente 4 generatori di corrente, per poter garantire la continuità elettrica durante i blackout. Il Comune di Leopoli sta costruendo una nuova cittadella per lə rifugiatə accanto all’attuale campo profughi nel quartiere di Sykhiv. Si tratta di container che a differenza di quelli che attualmente sono installati nei campi, hanno il bagno interno. Questo consentirà, una volta completata l’opera, di dare la possibilità allə abitanti dei campi di potersi lavare senza dover uscire dai container e attraversare il campo in mezzo alla neve per raggiungere i moduli delle docce. I nostri team medici hanno evidenziato tra novembre e dicembre un aumento esponenziale delle patologie legate al raffreddamento, come influenze, raffreddori, bronchiti e polmoniti.

La seconda tappa della missione di Mediterranea Saving Humans è stata a Kiev, dove lə nostrə attivistə sono ritornati dopo che, per la prima volta nel maggio scorso, le nostre missioni avevano raggiunto la capitale ucraina.

Le condizioni di vita a Kiev sono estremamente precarie e dure, ancor di più rispetto alla parte occidentale del paese. Manca l’elettricità per gran parte della giornata, i generatori dei locali pubblici non possono garantire in maniera continuativa l’erogazione di corrente perché rischierebbero di fondere per le troppe ore di attività. Manca l’acqua corrente per molte ore al giorno, e quanto ritorna è di colore marrone, non potabile. Un dramma quello dell’acqua che sta attraversando il paese negli ultimi mesi, dopo che i bombardamenti russi hanno interessato anche la rete idrica. Per la prima volta dall’inizio del conflitto si registrano pesanti disservizi sulla rete internet che funziona a tratti.

Tutti elementi che descrivono in maniera chiara come il peggioramento delle condizioni di vita dellə Ucrainə stia peggiorando notevolmente e come gli attacchi russi stiano colpendo in maniera violenta e barbara la popolazione civile. A Kiev lə nostrə attivistə hanno portato gli aiuti umanitari ai nostri partner della ONG Insight presso la loro sede di Kiev. La sede dell’organizzazione che si occupa dei diritti della comunità LGBTQIA+ si trova accanto ad un edificio che è stato distrutto dai bombardamenti russi.

La nostra delegazione ha partecipato anche a un incontro presso l’Ambasciata italiana a Kiev con il vice capo missione Francesco Pesce. Infine il 22 dicembre Mediterranea ha partecipato, come invitata ufficiale, alla cerimonia per la nomina del nuovo vescovo di Donetsk don Maksim Ryabukha dei salesiani che attraverso il Centro Don Bosco di Leopoli sono partner del progetto Med Care for Ukraine. A Don Maksim è stato regalato uno dei presepi di Mediterranea Saving Humans che rappresenta la natività a bordo della nave “Mare Jonio”, realizzato per Mediterranea dallə utenti del centro di salute mentale “Lavori in Corso” di Napoli, nell’ambito del progetto “Ubuntu”. Per tutta la missione la nostra delegazione ha dovuto fare i conti con i continui allarmi antiaerei che possono durare anche diverse ore, per l’intensificarsi degli attacchi russi. Una situazione drammatica che rappresenta la vita di tutti i giorni della popolazione civile ucraina.

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