La Civil Fleet è una flotta di navi civili di ricerca e soccorso che pattugliano il Mediterraneo, oggi la rotta migratoria più letale del mondo. Quando Mediterranea Saving Humans è stata fondata, le organizzazioni attive nel Mediterraneo centrale si potevano contare sulle dita di una mano. Ora la Flotta Civile è composta da 24 organizzazioni e dispone di oltre 20 navi e aerei. L'azione congiunta e coordinata della Flotta garantisce la presenza continua e costante della società civile sulla frontiera più letale del mondo, effettuando operazioni di monitoraggio, ricerca e soccorso in mare.
Il Civil Marittime Rescue Coordination Center (CMRCC) è una piattaforma di coordinamento e documentazione per le persone pericolo nel Mediterraneo centrale.
Con oltre 20.000 persone migranti morte o disperse dal 2014, il Mediterraneo centrale è una delle frontiere più letali del mondo. Le morti in quest'area non sono accidentali. Sono il risultato di politiche, azioni e omissioni finanziate e attuate dall'Unione Europea e dai suoi Stati membri.
Con così tante persone che scelgono o sono costrette a rischiare la vita attraversando il Mediterraneo centrale per cercare protezione in Europa, gli Stati membri dell'UE, invece di garantire un canale di ingresso sicuro, hanno istituito un sistema di respingimenti forzati di massa verso la Libia e la Tunisia.
Di conseguenza, le autorità marittime degli Stati membri dell'UE nella regione sono diventate sempre più disfunzionali, praticando omissioni sistematiche e ritardi nelle operazioni di soccorso per facilitare respingimenti e deportazioni, in violazione delle leggi del mare e dei trattati internazionali sui diritti umani.
Il CMRCC è stato quindi creato per garantire il soccorso delle persone in pericolo in mare e il loro sbarco in un luogo sicuro, nel rigoroso rispetto del diritto internazionale.
Questo è Echoes, un bollettino di notizie e analisi sulla situazione delle attività di ricerca e soccorso nel Mediterraneo centrale. Qui potete trovare i numeri di Echoes in inglese scaricabili gratuitamente.
Echoes è prodotto dal Civil MRCC, una piattaforma per le persone in pericolo nel Mediterraneo centrale.
PIATTAFORMA DI SPERANZA!
Il cosiddetto “caso Miskar”, lo straordinario soccorso di 32 persone da una piattaforma petrolifera all’interno delle zone di Soccorso e Ricerca (SAR) sovrapposte di Tunisia e Malta, conclusosi con lo sbarco a Lampedusa nel marzo 2025, racchiude per noi un significato più profondo in questi tempi terribili: mai arrendersi, neanche in situazioni disperate. Chi avrebbe potuto immaginare che la tenacia delle persone in movimento, unita alla rete di solidarietà nel Mediterraneo centrale, potessero portare ad un risultato così sorprendente?Rompere la normalizzazione!
Questo slogan è stato ed è tuttora al centro della nostra narrazione per esprimere la necessità di cambiare le insostenibili condizioni di vita in mare, agendo in modo più risoluto. Come coniugare la solidarietà quotidiana con azioni di disobbedienza civile? Come utilizzare i prossimi mesi e soprattutto settembre -con la serie di azioni transnazionali per il decimo anniversario dell’estate migratoria -per ripoliticizzare lo spazio del mare? Con Echoes cercheremo di seguire le diverse fasidi questa lotta…
01 maggio 2025 — A cura di Civil MRCC
COMMEMOR'ACTION!
Le CommemorActions si sono svolte il 6 febbraio in decine di città europee e dell’Africa settentrionale e occidentale. I parenti delle persone scomparse hanno partecipato a numerosi incontri e manifestazioni per ricordare lə loro carə scomparsə e condannare il mortale regime di frontiera dell'UE. Da oltre trent'anni, la violenza diretta o indiretta dei regimi di frontiera continua a causare morti e sparizioni lungo le rotte migratorie. I naufragi si susseguono, spesso a causa dell’omissione di soccorso e, a volte, del coinvolgimento attivo delle guardie costiere e di Frontex. Il numero di persone che scompaiono senza lasciare traccia, in mare o nel deserto, continua ad aumentare.
Da oltre trent'anni, le famiglie e tuttǝ coloro che si battono per il diritto universale alla libertà di movimento chiedono continuamente verità e giustizia per queste vittime. Nelle prossime mobilitazioni per commemorare i 10 anni dall’estate delle grandi migrazioni e la nascita della Flotta Civile, dovremmo amplificare e diffondere queste voci.
Dall'inizio del 2025:
• 5,877 sono arrivate in Italia e a Malta via mare, molte delle quali sono arrivate autonomamente (dati UNHCR fino al 23 febbraio)
• 1,025 a bordo di oltre 20 imbarcazioni in pericolo sono state soccorse dalla Flotta Civile (dati CMRCC fino al 26 febbraio).
• 3,855 persone sono state deportate in Libia dopo essere state catturate dalla cosiddetta guardia costiera libica finanziata dall'UE (dati OIM fino al 15 febbraio).
• 101 persone sono state dichiarate morte o disperse sulla rotta del Mediterraneo centrale (dati OIM al 15 febbraio).
12 aprile 2025 — A cura di Civil MRCC
10 ANNI DI LOTTA
Nel 2025, diverse organizzazioni civili di soccorso in mare guarderanno agli ultimi 10 anni della loro lotta per un passaggio sicuro. Il 2025 è anche il decennale della storica estate delle migrazioni. I ricordi di quei mesi di libertà di movimento faticosamente conquistata da Atene a Stoccolma e di manifestazioni di accoglienza in tutta Europa appaiono oggi come qualcosa di un'altra epoca e di un altro mondo. Eppure, attraverso le catene migratorie, queste lotte sono strettamente legate agli attualI
movimenti dei rifugiati e dei migranti e sono probabilmente un fattore importante per la loro continua tenacia e assertività. L'anno scorso, nel Mediterraneo centrale, un numero inferiore di persone è riuscito a raggiungere l'Italia rispetto ai numeri record del 2023. Nelle regioni del Mediterraneo orientale e occidentale/atlantico i numeri sono nuovamente aumentati. In totale, nel 2024 le coste dell'Europa meridionale sono state raggiunte da circa 200.000 persone.
Nel 2024:
65,474 persone sono arrivate in Italia e Malta via mare, molte delle
quali autonomamente (dati UNHCR aggiornati al 29 dicembre)
12,410 persone sono state soccorse dalla Flotta Civile da oltre 240
imbarcazioni in pericolo (dati CMRCC aggiornati al 31 dicembre).
21,470 persone sono state respinte in Libiaa dopo essere state intercettate
dalla cosiddetta Guardia Costiera libica, supportata dall'UE (dati IOM
aggiornati al 28 dicembre).
1,689 people have been reported dead or missing on the Central
Mediterranean Route (IOM figure up to December 28)
03 marzo 2025 — A cura di Civil MRCC
EVACUAZIONE, NON ESTERNALIZZAZIONE
Tre anni fa, nell'ottobre 2021, “evacuazione ora” era lo slogan principale dello storico sit in guidato da Refugees in Libya, che manifestò per 100 giorni davanti all'ufficio
dell'UNHCR a Tripoli. La rete nata da quella protesta si sta ormai organizzando anche in Europa. L'evacuazione rimane una richiesta centrale, insieme alla responsabilizzazione e al cambiamento delle politiche migratorie, per questo importante movimento aut oorganizzato all'interno della più ampia lotta collettiva per la libertà di movimento per tuttǝ. “Evacuazione, non esternalizzazione” è il titolo di un evento organizzato da Refugees in Libya in ottobre a Berlino. La campagna sfida l'involuzione repressiva e di destra in tutta Europa e oltre, sottolineando ciò che Medico International ha di recente affermato: “Lo spostamento a destra dell'Europa è iniziato con le politiche migratorie. E anche con quelle deve finire”.
Nel 2024:
05 ottobre 2024 — A cura di Civil MRCC
TENETEVI FORTE
Estate 2024: la frequenza di azioni cooperative della Flotta Civile per il soccorso nel Mediterraneo centrale aumentano di nuovo fino a raggiungere un livello quasi quotidiano. Viene istituita una zona di ricerca e soccorso tunisina per estendere il regime di respingimento dell'UE. Dopo il voto dei conservatori, l'accordo tra Regno Unito e Ruanda è definitivamente saltato. Il governo Meloni confida nell'accordo con l'Albania per dissuadere le persone in movimento dal raggiungere le coste italiane. Il fermo amministrativo delle navi di soccorso previsto dal decreto Piantedosi viene ripetutamente annullato dalle sentenze dei tribunali. Louise Michel viene bloccata per altri 20 giorni a Lampedusa. Le ONG annunciano l’operatività di altre due navi di soccorso nei prossimi mesi... Ancora e ancora: spazi contesi. Ancora e ancora: i movimenti migratori e le lotte per i passaggi sicuri continueranno!
Dall’inizio del 2024:
• 29, 553 persone sono arrivate in Italia e a Malta via mare (dati UNHCR aggiornati al 14 luglio)
• 4,903 persone a bordo di più di 85 imbarcazioni in pericolo sono state soccorse dalla Flotta Civile (dati CMRCC aggiornati al 30 giugno)
• Si stima che 798 persone siano morte o disperse lungo la rotta del Mediterraneo centrale (dati UNHCR aggiornati al 14 luglio)
• 10, 463 persone sono state intercettate e deportate in Libia dalla cosiddetta guardia costiera libica sostenuta dall'UE (dati OIM aggiornati al 13 luglio).
02 agosto 2024 — A cura di Civil MRCC
LA FESTA DELLA LIBERAZIONE
L'uomo nella foto si è liberato saltando in mare da una motovedetta della cosiddetta guardia costiera libica per sfuggire ad un tentativo di respingimento in Libia. Pochi giorni dopo, IUVENTA crew si è liberata dalla criminalizzazione, dopo un’odissea durata sette anni, quando il tribunale ha fatto cadere tutte le accuse contro di loro. Il 25 aprile, oggi celebrato come giornata di festa in Italia, ricorda il giorno in cui, nel 1945, tramite un appello alla radio nazionale fu lanciata l'insurrezione popolare e uno sciopero generale contro l'occupazione nazista e il regime fascista in Italia. Negli stessi giorni, le navi di soccorso continuano a essere detenute e bloccate dal governo post-fascista italiano, mentre l'UE agisce per rafforzare l'esternalizzazione del suo violento regime di frontiera. Nelle ultime settimane sono stati siglati accordi da miliardi di euro con l'Egitto e con il Libano per controllare e scoraggiare i flussi migratori.
Per la liberazione di tuttǝ, le lotte continuano!
Dall’inizio del 2024:
• 16.065 persone sono arrivate in Italia e 68 a Malta via mare (dati UNHCR al 28 aprile), la maggior parte in modo autonomo
• 2.701 persone a bordo di oltre 45 imbarcazioni in pericolo sono state soccorse dalla Flotta Civile (dati CMRCC al 30 aprile)
• 474 persone sono state dichiarate morte o disperse sulla rotta del Mediterraneo centrale (dati UNHCR al 2 maggio)
• 4.492 persone sono state intercettate e riportate in Libia dalla cosiddetta Guardia costiera libica sostenuta dall'UE (dati OIM al 27 aprile).
13 maggio 2024 — A cura di Civil MRCC
NESSUN CONFINE, NESSUN PROBLEMA
Bloccare le navi della Flotta Civile significa lasciar morire più persone in mare....
Apparentemente, i tribunali italiani stanno affermando la loro indipendenza. Per l'Albania o per l'equipaggio della Iuventa, a Catania o a Brindisi, sul piano legale, Meloni, Piantedosi & co. hanno subito gravi battute d'arresto nelle ultime settimane. Allo stesso tempo, le autorità italiane continuano ad abusare di misure amministrative per bloccare le navi di soccorso in modo sempre più arbitrario. Sanno che stanno di nuovo perdendo sul piano legale, ma cercano di vincere o, per meglio dire, di "armare" il tempo: lasciare che più persone in movimento anneghino o vengano respinte come politica di deterrenza. È quindi ancora più importante che la solidarietà tra gli attori della Flotta Civile rimanga salda!
Dall'inizio dell'anno 2024:
• 7,516 persone sono arrivate in Italia via mare, gran parte delle quali è arrivata autonomamente (dati UNHCR al 17 marzo)
• 1,186 persone a bordo di oltre 180 imbarcazioni in difficoltà sono state soccorse dalla Flotta Civile da (dati CMRCC)
• 383persone fuggite attraverso il Mediterraneo centrale risultano morte o disperse. Questa cifra non tiene conto dei naufragi invisibili (dati UNHCR al 24 marzo).
• 2,738 persone sono state respinte in Libia dopo essere state intercettate dalla cosiddetta guardia costiera libica sostenuta dall'UE (dati OIM al 16 marzo).
30 marzo 2024 — A cura di Civil MRCC
CONFINI IN MOVIMENTO
Il 2023 è stato un anno caratterizzato da un forte aumento degli arrivi via mare rispetto al precedente, e non solo dalla rotta del Mediterraneo centrale. Il 2023 è stato un anno in cui i tentativi dell'UE di espandere il controllo delle frontiere in collaborazione con i suoi partner autocratici in Nord Africa si sono intensificati. Il 2023 è stato un altro anno di mobilitazione razzista ancora più aggressiva e di privazione dei diritti in tutta Europa e non solo.
In questo ultimo anno i confini sono stati messi in discussione e si sono spostati su vari livelli e direzioni. Non è difficile prevedere che questo conflitto continuerà e forse si inasprirà nel 2024. Come Civil MRCC, promettiamo di rimanere al fianco dellǝ rifugiatǝ e dellǝ migrantǝ e sostenerlǝ nelle loro lotte quotidiane per la libertà di movimento e per assicurarsi una vita migliore e più sicura.
Nel 2023:
• 157.314 persone sono arrivate in italia e Malta via mare, un numero significativo di loro è arrivato in maniera autonoma (dati UNHCR aggiornati al 30 novembre)
• 12.523 persone a bordo di più di 230 imbarcazioni in difficoltá sono state soccorse dalla Flotta Civile (dati CMRCC aggiornati al 31 dicembre)
• 17.025 persone sono state respinte in Libia dopo essere state intercettate dalla cosiddetta guardia costiera libica, finanziata dall’Unione Europea (dati OIM) e 48.074 persone sono state intercettate dalle autoritá tunisine (dati FTDES aggiornati al 30 novembre)
• 1.902 persone sono state dichiarate morte o disperse lungo la rotta del Mediterraneo centrale (dati UNHCR aggiornati al 31 dicembre), incluse 1.300 persone scappate dalla Tunisia (fonte FTDES).
27 febbraio 2024 — A cura di Civil MRCC
MAI DIMENTICARE, MAI PERDONARE
L'11 ottobre 2023 si è svolta un'imponente commemorazione nei pressi del porto di Lampedusa per ricordare le vittime dei grandi naufragi di dieci anni fa e, allo stesso tempo, per sottolineare la responsabilità del regime di frontiera europeo nelle continue morti in mare che ancora oggi avvengono. Secondo i dati dell'OIM, nel 2023 sono morte altre 2480 persone che si aggiungono alle 17.000 persone morte e scomparse registrate dall'MMP dal 2014 a oggi.
Mentre viene negato un passaggio sicuro alle persone in movimento, esse vengono uccise da una politica razzista di controllo della migrazione, di deterrenza e di esternalizzazione. Non dimenticheremo mai e non perdoneremo mai questi crimini alle frontiere degli Stati, mentre continuiamo a sostenere e a essere solidali con tutte le persone in movimento.
Dall'inizio dell'anno 2023:
• 144.675 persone sono arrivate in Italia via mare, gran parte delle quali in modo autonomo (dati UNHCR fino al 5 novembre)
• 10.693 persone sono state soccorse dalla flotta civile da oltre 200 imbarcazioni in difficoltà (dato CMRCC fino al 31 ottobre)
• 14.894 persone sono state respinte in Libia dopo essere state intercettate dalla cosiddetta guardia costiera libica sostenuta dall'UE (dati UNHCR al 4 novembre) e 44.092 persone sono state intercettate dalle autorità tunisine (dati FTDES al 31 ottobre).
• Secondo i dati ufficiali, 2.188 persone sono morte o disperse sulla rotta del Mediterraneo centrale (dati OIM fino al 18 novembre), tra cui 1.293 persone fuggite dalla Tunisia (dati FTDES fino al 31 ottobre).
06 gennaio 2024 — A cura di CivilMRCC
LA LOTTA PER LA LIBERTA' DI MOVIMENTO
Con 112 sbarchi e oltre 5000 persone in movimento che hanno raggiunto Lampedusa in un solo giorno, il 12 settembre 2023 ha segnato un nuovo record nell'attraversamento delle frontiere nel Mediterraneo centrale. Nei nostri ultimi numeri, attraverso reportage e fotografie, avevamo già messo in risalto la tenacia dei rifugiati e dei migranti. A settembre, però, si è raggiunto un nuovo picco. Ci troviamo in una situazione che ricorda - se non per entità, sicuramente negli sviluppi e nello spirito - l'estate del 2015 con l'ondata migratoria nel Mar Egeo e lungo la rotta balcanica: una situazione instabile, caratterizzata da un lato da crisi umanitarie, violenza alle frontiere e morti in mare e, dall’altro, da migliaia di persone impegnate nella lotta per la libertà di movimento, in opposizione a un regime di confine violento e razzista.
Dall'inizio del 2023:
• 132.146 persone sono arrivate in Italia via mare, di cui una parte significativa in modo autonomo (dati dell'UNHCR, aggiornati al 24 settembre).
• 11.197 persone su oltre 180 imbarcazioni in difficoltà sono state soccorse dalla Flotta Civile (dati del CMRCC).
• 10.900 persone sono state respinte in Libia dopo essere state intercettate dalla cosiddetta Guardia Costiera libica, con il sostegno dell'UE (dati dell'UNHCR, aggiornati a settembre), e 39.568 persone sono state intercettate dalle autorità tunisine (dati del FTDES, aggiornati al 31 agosto).
• Sono morte o risultano disperse 2.093 persone fuggite dalla Libia (dati OIM fino al 23 settembre) e lo stesso vale per 958 persone fuggite dalla Tunisia (dati FTDES fino al 31 agosto).
Queste cifre non tengono conto dei naufragi invisibili.
05 ottobre 2023 — A cura di Civil MRCC
ANDARE AVANTI
Mentre la situazione in Libia non è migliorata, le condizioni dei rifugiati e dei migranti in Tunisia sono peggiorate costantemente negli ultimi mesi. In questo contesto, più di 75.000 persone hanno raggiunto le coste italiane tra inizio anno e metà di luglio 2023. Il 29 giugno, un numero record di 46 imbarcazioni in un solo giorno ha raggiunto Lampedusa, provenienti principalmente da Sfax. L'arrivo di così tante persone sull'isola ha costretto il governo italiano ad accelerare il processo di trasferimento sulla terraferma. Migliaia di persone in movimento si trovano in una caotica situazione di transito nel Sud Italia. Dopo essere riusciti a superare una delle zone di confine più letali del mondo, si trovano di fronte ai tentativi del governo di controllare le persone e filtrare il numero di arrivi tramite la detenzione e la deportazione. È necessaria la solidarietà in mare e a terra per resistere alle politiche razziste basate su selezione e deterrenza!
Dall'inizio dell'anno 2023:
• 76.325 persone sono arrivate in Italia via mare, un numero significativo delle quali in modo autonomo (dati UNHCR fino al 15 luglio).
• 6.134 persone sono state soccorse dalla flotta civile su 99 imbarcazioni in difficoltà (dato CMRCC).
• 8.718 persone sono state respinte in Libia dopo essere state intercettate dalla cosiddetta guardia costiera libica sostenuta dall'UE (dati OIM fino all'8 luglio) e 32.792 persone sono state intercettate dalle autorità tunisine. (Dati FTDES fino al 30 giugno)
• 1.728 persone fuggite dalla Libia sono morte o risultano disperse (dati OIM fino all'8 luglio) e 608 fuggite dalla Tunisia sono morte o risultano disperse (dati FTDES fino al 30 giugno).
25 luglio 2023 — A cura di Civil MRCC
UNO SPAZIO ALTAMENTE CONTESO
Mentre l’accoglienza di rifugiatƏ dall’Ucraina dimostra che è possibile un altro approccio, basato sulla libertà di circolazione e sul libero arbitrio, la politica razzista fatta di esternalizzazione dei confini e repressione sembra continuare alla luce del sole. L’ufficio dell’IOM in Libia ha ufficialmente attestato 959 morti in mare nel Mediterraneo centrale tra il 1° gennaio e il 14 maggio. Nello specifico, sono stati ritrovati 613 corpi e altre 318 persone sono considerate disperse. Probabilmente, il numero dei naufraghi, ancora sconosciuto, è molto più elevato.
Allo stesso tempo, più di 45.000 persone sono sbarcate sulle coste italiane tra il 1° gennaio e il 20 maggio 2023. Nelle ultime settimane, gli arrivi a Lampedusa provenivano soprattutto da Sfax (Tunisia), mentre quelli in Sicilia da Tobruk (Libia). In confronto agli ultimi 15 anni, le cifre di questi primi mesi del 2023, in cui di solito le condizioni meteorologiche favorevoli sono poco frequenti, sono da record. La maggior parte delle imbarcazioni ha potuto navigare fino ai pressi delle coste italiane senza bisogno di aiuto, il che dimostra come anche in questo spazio conteso l’autonomia delle migrazioni sia costantemente presente.
Nonostante e contro il governo postfascista presieduto da Giorgia Meloni, sostenuto economicamente e appoggiato dall’UE e da Frontex, le persone continuano a esercitare la loro libertà di movimento contro ogni rischio, ogni ostacolo e ogni crimine di stato commesso lungo i confini. Le unità della Guardia Costiera italiana sono obbligate e coordinare i soccorsi nelle acque internazionali, mentre le flotte civili intervengono con ancora più navi di soccorso rispetto all’anno scorso. Dobbiamo aspettarci un’estate "calda" - non solo dal punto di vista della crisi climatica - e il futuro non è scritto. In ogni caso, la battaglia per abolire i confini disumani andrà avanti.
Nei primi quattro mesi del 2023:
• 45.089 persone hanno raggiunto l’Italia via mare, di cui la maggior parte autonomamente (dati UNHCR aggiornati al 14 maggio)
• 3.175 persone da 44 imbarcazioni in avaria sono state soccorse dalle flotte civili (dati CMRCC)
• 5058 persone sono state respinte in Libia dopo essere state intercettate dalla cosiddetta Guardia costiera libica, sostenuta dall’UE (dati IOM aggiornati al 15 maggio)
• 975 decedutƏ o scomparsƏ (secondo dati OIM).
18 maggio 2023 — A cura di Civil MRCC
*NESSUN E' ILLEGALE!**
L’abbandono di persone in mare come pratica e politica quotidiana a Malta. La repressione del governo italiano contro la flotta civile, mentre non viene impedito un naufragio di fronte alla costa calabrese e un altro viene intenzionalmente provocato in acque internazionali. L'escalation di razzismo e violenza contro le persone nere promossa dal presidente tunisino. Attraverso tre articoli principali, cerchiamo di spiegare e contestualizzare i recenti e terribili sviluppi nella regione del Mediterraneo centrale. Lo facciamo con la promessa di non accettare mai le morti in mare, il regime omicida del confine europeo e i tentativi di esternalizzarlo nei paesi nordafricani. Continueremo a lottare per un passaggio sicuro e per uno spazio mediterraneo libero, all’interno e da entrambe le sue coste. La solidarietà vincerà, nessun* è illegale! Durante I primi due mesi del 2023:
• 14.543 persone sono arrivate in Italia via mare, di cui un numero significativo in modo autonomo (dati UNHCR aggiornati al 6 marzo).
• 995 sono state soccorse dalla flotta civile da 16 barche in difficoltà (dati CMRCC).
• 3.046 persone sono state respinte in Libia, dopo essere state intercettata dalla cosiddetta Guardia Costiera Libia, finanziata dall’UE (dati IOM al 4 marzo). A questi dati, si aggiunge il naufragio avvenuto di fronte a Crotone, in cui 70 persone partite dalla Turchia hanno perso la vita. 335 persone in fuga dalla Libia sono morte o risultano disperse.
31 marzo 2023 — A cura di Civil MRCC
LOTTE LUNGO LA ROTTA TUNISINA
All'inizio di gennaio 2023, il Ministro italiano degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, ha annunciato che si recherà "presto" in Tunisia per chiedere alle autorità tunisine un impegno più forte per combattere le "partenze irregolari" di migranti e per incoraggiare un maggior numero di rimpatri. Poco prima, il Consiglio dell'UE ha adottato un piano d'azione proposto dalla Commissione per aumentare ulteriormente i controlli nel Mediterraneo centrale. Insieme all'Egitto e alla Libia, la Tunisia ha l'obiettivo di "sviluppare azioni mirate a prevenire le partenze irregolari, sostenere una gestione più efficace delle frontiere e della migrazione e rafforzare le capacità di ricerca e salvataggio".
Mentre la Tunisia ha visto un aumento delle partenze dalle sue coste negli ultimi mesi, essa è sempre più l'obiettivo delle politiche di esternalizzazione delle frontiere dei paesi europei e i controlli lungo il percorso verso l'Italia sono stati rafforzati. Sebbene questo tragitto non sia ancora ben conosciuto dagli attori civili della SAR, il CMRCC propone di dedicare questo quarto numero di Echoes agli sviluppi e alle lotte lungo la rotta tunisina.
Durante l’anno 2022:
23 gennaio 2023 — A cura di Civil MRCC
CONTRO IL FASCISMO E IL RAZZISMO, LA SOLIDARIETA' VINCERA'
Alla fine del settembre 2022, l'arrivo al potere in Italia di un partito post-fascista ha rafforzato un discorso di odio, promuovendo il razzismo e la chiusura delle frontiere. Con l'inizio di attacchi più marcati contro le ONG di soccorso civile, è chiaro che la società civile sarà uno degli obiettivi del nuovo governo.
Noi, come MRCC civile, ripetiamo forte e chiaro: contro il fascismo, la solidarietà vincerà! Continueremo a lottare insieme e con le persone in movimento per un Mediterraneo aperto!
In "Echoes", la pubblicazione bimestrale del CMRCC, si riflette su aspetti significativi della SAR nel Mediterraneo centrale, si discutono temi attuali, si presentano analisi e ricerche e si evidenziano le lotte auto-organizzate di rifugiati e migranti.
Dal 1° gennaio 2022 al 31 ottobre 2022:
▪ Circa 80 000 persone sono arrivate in Italia, di cui un numero significativo è arrivato autonomamente (dati UNHCR).
▪ 11 346 persone sono state soccorse dalla flotta civile da 182 imbarcazioni in difficoltà (dati CMRCC)
▪ 16 621 persone sono state respinte in Libia e 1129 sono morte o risultano disperse (dati OIM fino al 3 ottobre).
01 novembre 2022 — A cura di Civil MRCC
SCOMPARSI AI CONFINI DELL'UNIONE EUROPEA
CommemorAction - una combinazione verbale di lutto e rabbia - sviluppata da parenti, sopravvissuti e sostenitori come grido di protesta contro il continuo omicidio razzista ai confini. In riferimento alle giornate transnazionali di CommemorAction che si sono svolte all'inizio di settembre a Zarzis/Tunisia, dedichiamo questo secondo numero di Echoes alle persone scomparse e annegate in mare.
Non senza sottolineare ancora una volta, però, all'inizio, che la morte in mare (come più in generale la continua morte e sofferenza alle frontiere) non è nulla di naturale e inevitabile, ma piuttosto avviene come risultato del regime di visti e frontiere dell'UE che è stato costruito negli ultimi decenni. Tutto questo può cambiare! La guerra in Ucraina dimostra che quando c'è la volontà politica di accogliere i rifugiati, c'è anche un modo. Frontiere aperte e passaggi sicuri resi possibili da treni, traghetti e voli: quale modo migliore per fermare immediatamente la morte alle frontiere? Noi come MRCC civile siamo a favore di una regione mediterranea aperta, come passo necessario e cruciale verso un mondo più giusto. Ancora una volta, gli ultimi due mesi dimostrano che, nonostante le crescenti restrizioni imposte alla libertà di movimento, le persone continueranno a muoversi autonomamente e con il sostegno degli attori della società civile.
Dal 1° gennaio al 31 agosto 2022:
• Oltre 40.794 persone sono arrivate in Italia, di cui un numero significativo è arrivato autonomamente
• 8.435 persone sono state soccorse dalla flotta civile da 137 imbarcazioni in difficoltà (dati CMRCC)
• 11.612 persone sono state respinte in Libia, e 918 persone sono morte o risultano disperse (dati OIM)
01 settembre 2022 — A cura di Civil MRCC
“FA LA DIFFERENZA!”
Centro di Coordinamento del Soccorso Marittimo Civile (CMRCC): non si tratta di un'idea futura o di una visione a lungo termine, è già una pratica quotidiana!
Dalla fine di Mare Nostrum, gli MRCC (Centri di coordinamento del soccorso marittimo) e le Guardie Costiere maltesi e italiane sono diventati sempre più disfunzionali per le persone in pericolo partite dalla Libia o dalla Tunisia. Le persone in movimento vivono regolarmente sulla loro pelle la non assistenza o addirittura i respingimenti conseguenti dalle politiche migratorie razziste degli Stati europei. Le organizzazioni della flotta civile hanno dovuto colmare il vuoto lasciato dalle autorità nelle aree internazionali delle zone di ricerca e soccorso libiche e maltesi. Alarm Phone, una hotline attiva 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, si è trovata sempre più spesso a svolgere il ruolo di centro di comunicazione per il coordinamento dei soccorsi.
Dal 1° gennaio al 30 giugno 2022:
▪ Oltre 20.000 persone sono arrivate in Italia, gran parte delle quali autonomamente
▪ 5.378 persone sono state soccorse dalla flotta civile da 84 imbarcazioni in pericolo (dati CMRCC)
▪ 9.973 persone sono state respinte in Libia e 777 sono morte o risultano disperse (dati IOM).
07 gennaio 2022 — A cura di Civil MRCC